Nel giorno del trentaseiesimo compleanno di Re Carlo III di Spagna (allora Re di Napoli), con una cerimonia solenne, fu posta la prima pietra di quella che fu definita Deliciae regis, felicitas populi, nonché una delle regge più belle e grandi del mondo.
Già dal 1750 Carlo III desiderava realizzare una grande e magnifica dimora reale che dimostrasse la grandezza ed opulenza del proprio Regno e potesse competere con le più importanti residenze reali d’Europa. La zona ritenuta più adatta per la costruzione fu individuata nelle pianure del Casertano, più facilmente difendibile rispetto a Napoli, ma anche più adatta per l’imponente opera.
Incaricato della sua realizzazione, l’architetto Luigi Vanvitelli ideò una residenza sfavillante e scenografica, comprendente anche un Grande Parco reale ed il suo acquedotto. Il giardino visibile oggi – dalla caratteristica forma di violino – non è però che una versione ridotta del maestoso progetto di Vanvitelli. La costruzione della Reggia terminò, infatti, molto dopo la sua morte, nel 1845. L’insieme compositivo con l’alternarsi di fontane, cascate e prati da lui ideato, rimase, però, inalterato, nonostante il progetto originale fu ridotto dal figlio Carlo – che concluse i lavori – per andare incontro alle nuove difficoltà economiche del Regno e del nuovo Re Ferdinando IV.
Dotata di una Cappella Palatina, decorata da Vanvitelli, e di un Teatro di Corte (sublime esempio di architettura teatrale settecentesca), la dimora fu poi sontuosamente arredata Maria Carolina, moglie di Re Ferdinando, che la dotò di un giardino inglese, di un’importante pinacoteca e di una notevole collezione di porcellane.
Set di importanti film come Star Wars e Mission Impossible 3, dal ‘97 il fastoso Palazzo Reale di Caserta – ultima grande opera del Barocco italiano – ed il suo Parco sono stati dichiarati Patrimonio dell’UNESCO.